Come l’utilizzo della magnetoterapia può accelerare il recupero di determinate condizioni muscolo scheletriche

L’uso della magnetoterapia è diventato sempre più comune negli ultimi anni, soprattutto per il recupero di patologie dell’apparato muscolo scheletrico. Utilizzata spesso come terapia complementare, la magnetoterapia può infatti aiutare a ridurre il dolore, il gonfiore e l’infiammazione, accelerando il processo di guarigione.

Ma quanto tempo è necessario applicare la magnetoterapia per ottenere i suoi effetti benefici? In genere, si consiglia di utilizzare il dispositivo per un minimo di 4-6 ore al giorno per almeno tre settimane per ottenere un effetto terapeutico significativo.

Per questo motivo, molte persone scelgono di noleggiare un macchinario per la magnetoterapia a casa. In questo modo, possono usufruire della terapia comodamente nella propria abitazione, risparmiando tempo e denaro.

In particolare, la magnetoterapia può essere un’opzione di trattamento efficace per i pazienti che presentano ritardi nella consolidazione ossea.

La consolidazione ossea è un processo fisiologico naturale che si verifica quando si subisce una frattura. Tuttavia, in alcune situazioni particolari, la frattura può non consolidarsi adeguatamente, causando dolore, ridotta funzionalità e compromissione della qualità della vita del paziente.

In questi casi, la magnetoterapia può essere utilizzata per aiutare a stimolare la formazione di nuovo tessuto osseo e la sua integrazione con l’osso circostante. L’applicazione di campo magnetico stimola l’attività delle cellule ossee, contribuendo a una maggiore produzione di collagene e aumentando la deposizione di calcio e altri minerali necessari per la formazione di nuove ossa.

Per ottenere i risultati desiderati, è importante che l’applicazione della magnetoterapia sia continuativa per un minimo di quattro-sei ore al giorno per un periodo di almeno quattro-sei settimane. La durata esatta del trattamento può variare in base alla gravità della lesione e alla risposta del paziente alla terapia.

Tuttavia, è importante sottolineare che la magnetoterapia ha alcune controindicazioni assolute. Non dovrebbe essere utilizzata in presenza di pacemaker, defibrillatori, protesi metalliche o altri dispositivi elettronici impiantabili. Inoltre, non deve essere utilizzata in presenza di malattie maligne, febbre, emorragie o trombosi.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario l’uso di ulteriori terapie o la combinazione di diversi trattamenti per ottenere i migliori risultati.

Se hai subito una frattura e stai avendo difficoltà nella formazione ossea, la magnetoterapia potrebbe essere una soluzione efficace per te. Contatta il nostro studio di Adl Fisio a Frascati, Rm per ulteriori informazioni e per discutere se la magnetoterapia può essere un’opzione di trattamento adatta per le tue esigenze.


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