Dito a scatto

Che cos’è il dito a scatto?

Il dito a scatto è una condizione che interessa i tendini flessori delle dita, in particolare il tendine flessore che passa all’interno della guaina sinoviale. Questo disturbo provoca un’infiammazione che rende difficile lo scorrimento del tendine durante i movimenti di flessione ed estensione del dito.
Il risultato è un tipico “scatto” quando il dito si muove, causando dolore e disagio al paziente.

Quali sono i sintomi del dito a scatto?

I sintomi del dito a scatto includono dolore alla base del dito, gonfiore, rigidità e un caratteristico scatto durante i movimenti. In alcuni casi, il dito colpito può bloccarsi in posizione piegata, rendendo difficile estendere il dito o riportare il dito al palmo della mano.
Questi sintomi (che possono comparire dopo i 40 anni) sono spesso più evidenti al mattino o dopo periodi di inattività.

Quali sono le cause del dito a scatto?

Le cause del dito a scatto possono variare. Tra le più comuni ci sono l’infiammazione della membrana sinoviale, che riveste i tendini flessori delle dita, l’uso ripetitivo delle mani, e condizioni come il diabete. In alcune persone, si può sviluppare un nodulo sul tendine, contribuendo al blocco e allo scatto del dito.

Come viene diagnosticato il dito a scatto?

La diagnosi del dito a scatto viene solitamente effettuata attraverso un esame fisico, durante il quale il medico valuta il quadro clinico e chiede al paziente di eseguire diversi movimenti. Potrebbero essere richiesti anche esami di imaging, come ecografie o risonanze magnetiche, per valutare la gravità del dito a scatto e identificare eventuali anomalie.

Qual è il trattamento del dito a scatto?

Rimedi naturali

Se ancora la sintomatologia è lieve e i movimenti non compromettono l’uso della mano, si può ricorrere a dei rimedi naturali per il dito a scatto. Fra questi i principali sono:

  • Impacchi con il ghiaccio: il freddo aiuta a diminuire la sensazione di dolore. È bene però non mettere mai il ghiaccio a contatto con la pelle (potrebbe causare ustioni anche importanti) ma mettere sempre un panno di cotone ripiegato fra la pelle e il ghiaccio;
  • Crema all’arnica: fra le piante officinali che vantano proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche l’arnica è sicuramente una delle più note. Stendere un velo di pomata o di crema all’arnica è utile per aiutare a sfiammare e, allo stesso tempo, lenire il dolore. Il vantaggio di usare una crema è che si può stendere più volte durante il giorno.

Rimedi suggerito dai medici

Quando, invece, le condizioni dell’infiammazione si fanno più gravi, tanto che rischiano di compromettere lo svolgimento delle normali attività manuali, per il dito a scatto le cure più efficaci possono prevedere l’utilizzo di un tutore da utilizzare di notte. Lo scopo del tutore è quello di mantenere il dito in estensione, evitando che l’articolazione subisca uno sforzo quando il dito si chiude. Con il tutore il dito viene mantenuto a riposo e i tendini flessori possono scorrere più liberamente all’interno della guaina.

Fra le terapie che rispondono in maniera positiva a come curare il dito a scatto ci sono anche le infiltrazioni, che possono essere, nei casi più gravi, a base di corticosteroidi. Le infiltrazioni si eseguono a livello della membrana del tendine e possono essere efficaci nella fase acuta.

Anche la ginnastica per il dito a scatto può rivelarsi utile per alleviare il dolore; in particolar modo, gli esercizi per il dito a scatto tendono a migliorare la mobilità articolare. Oltre a ciò è bene anche evitare i movimenti manuali ripetuti, così come quelle attività che richiedono movimenti di presa e di chiusura delle dita a pugno, ed evitare l’uso prolungato di macchinari che vibrano.

Per i casi più gravi, invece, può rendersi necessario il ricorso a farmaci antinfiammatori analgesici per sfiammare la guaina sinoviale e per ridurre il dolore provocato dalla patologia. I farmaci che vengono utilizzati per la cura del dito a scatto sono soprattutto antinfiammatori non steroidei (FANS) e corticosteroidi. Il tipo di terapia da intraprendere, comunque, può variare in funzione della gravità del quadro clinico presentato dai pazienti.

Nei casi in cui i trattamenti appena menzionati non siano efficaci invece, per la guarigione del dito a scatto potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

Fisioterapia per il dito a scatto

L’obiettivo della terapia è la riduzione o scomparsa del dolore e dell’ispessimento dei tendini della mano. Il ciclo fisioterapico per il dito a scatto prevede l’integrazione di tecniche di terapia manuale, mezzi fisici ad alta tecnologia, esercizi specifici e ortesi. Tutte queste tecniche fanno parte del pacchetto di servizi dello studio fisioterapico AdlFisio

Le tecniche di terapia manuale  comprendono le mobilizzazioni in trazione, il massaggio e il trattamento di trigger point. Ognuna di esse ha lo scopo di ridurre la tensione e la rigidità dei tessuti, riportando la mano al pieno delle sue funzioni.

I mezzi fisici ad alta tecnologia hanno, invece, lo scopo di ridurre il dolore attraverso la stimolazione biologica del tessuto.
I macchinari utilizzati sono:

  • La tecarterapia che utilizza onde elettromagnetiche ad alta frequenza generando stimoli di tipo chimico, termico e meccanico;
  • Gli ultrasuoni che stimolano i tessuti mediante l’utilizzo di onde acustiche localizzate in punti specifici;
  • Il laser ad alta potenza stimola il tessuto stimolando processi di guarigione. Normalmente per questo tipo di condizione si prescrivono cicli da dieci sedute a cadenza bisettimanale, in alcuni casi i fisioterapisti consigliano al paziente di effettuare tre sedute a settimana per le prime due settimane e poi procedere con una frequenza bisettimanale

Il dott. Andrew Di Loreto riceve su appuntamento. Per fissare una prima visita gratuita chiama il numero +39.333.84.77.446